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Villa Corner a Piombino Dese

Via Roma 104
Visitabile su prenotazione tel 049 - 9365017
(almeno 3 giorni prima, per gruppi di 10 persone).


Fin dagli inizi del Quattrocento appartenevano alla famiglia Corner ampi possedimenti terrieri nella zona di Piombino Dese. Qui il senatore Girolamo, nipote di Caterina regina di Cipro, figlio del fratello Giorgio, era proprietario di una 'casa di villa', costruita entro la metà del Cinquecento su disegno di Michele Sanmicheli.
Dopo la morte di Girolamo, la fabbrica andò al figlio maggiore, Andrea Corner; l'altro degli eredi tra i quali venne divisa la tenuta, chiamato Giorgio (Zorzi) in onore del celebre nonno paterno, e familiarmente detto Zorzon, incaricò Andrea Palladio di progettare un nuovo edificio, che era già in parte abitabile nell'aprile del 1554, quando committente e artista vi sono ricordati da un documento insieme "la sera a zena", mentre nel giugno dello stesso anno il patrizio vi entrò ufficialmente in occasione delle sue nozze con Elena Contarini. I lavori si protrassero a lungo, interrompendosi anche a un certo punto, per concludersi solo dopo il 1588, con la generazione successiva a quella di Giorgio, che aveva trovato la morte nella battaglia di Lepanto, l'anno 1571; al 1596 risale poi l'intervento di Vincenzo Scamozzi sulla barchessa, rifacimento di un'analoga struttura quattrocentesca.

Villa Corner a Piombino Dese

Villa Corner a Piombino Dese

La villa del Palladio, sintesi delle tipologie di dimora signorile palaziale e di residenza rustica, si colloca nel cuore del piccolo centro veneto, con il fronte affacciato su un giardino, posto lungo la strada. Il blocco principale, esempio di una soluzione molto vicina a quella adottata dal Palladio anche per villa Pisani a Montagnana, è contraddistinto sulla fronte da uno straordinario pronao a due ordini di colonne corinzie, che crea un'imponente 'doppia loggia', richiamata in forme identiche nella parte posteriore, dove si sviluppa un grande parco con peschiera, attraversata da un ponte a sette campate, che conduce alla cancellata aperta sulla campagna.
La pianta è articolata intorno a un vasto salone, con quattro colonne libere al centro, quasi direttamente collegato alla loggia; qui il figlio del primo proprietario, di nome Girolamo, per celebrare le glorie del suo casato volle creare una magniloquente galleria di antenati, ben riconducibile alla tradizione delle imagines maiorum di Roma antica; nel 1588 fu affidata allo scultore Camillo Mariani la commessa per un ciclo di sei statue, tuttora poste all'interno di nicchie sulle pareti del salone, che ritraggono, tra gli altri, il doge Marco Corner, il "Padre della Patria", cavaliere e procuratore Giorgio, il senatore Girolamo e Caterina regina di Cipro.